
Prestito con delega
COS’E’
Viene spesso chiamata Cessione Doppio Quinto perché è un contratto di prestito a dipendenti che permette l’addebito sulla busta paga di un secondo quinto dello stipendio ossia di un altro 20%.
Si tratta, quindi, di una eccezione alla regola generale che normalmente permette l’addebito di una rata massima pari al 20% dello stipendio netto. Il DPR 180/1950 afferma che in caso di necessità e con l’assenso dell’amministrazione è possibile richiedere l’addebito in busta di un altro quinto per un totale del 40%. La Delega (o Delegazione) di Pagamento è diventata molto diffusa perché permette di raddoppiare le possibilità di ottenere credito dalla propria busta paga.
QUANDO RICORRIAMO ALLA DELEGA
- Quando si ha già in corso sulla busta paga una rata di cessione del quinto che non è possibile o non è conveniente rinnovare;
- Quando la cifra necessaria è elevata e allora si abbina la cessione con la delega per ottenere così un doppio prestito.
- Essendo soggetta sempre a discrezionalità da parte del Datore di Lavoro si ricordi che quindi non può essere considerata un diritto del Dipendente come è invece la Cessione del Quinto.
CHI PUO’ RICHIEDERE LA DELEGA DI PAGAMENTO
- I Dipendenti Statali. Quasi tutte le Amministrazioni Statali accettano le richieste di prestito con Delega da parte dei propri Dipendenti. L’accettazione presuppone però la stipula di una apposita Convenzione a scadenza annuale tra l’Intermediario Finanziario (Banca o Società Finanziaria) e L’Amministrazione.
- I Dipendenti pubblici. Occorre sempre verificare se l’Ente accetta questo tipo di prestito prima di avviare la pratica. Non occorre un’anzianità minima di servizio.
- I Dipendenti Privati. Occorre verificare che l’Amministrazione accetti di trattenere la doppia rata ma occorre anche accertarsi che la richiesta venga accettata dall’Intermediario Finanziario.
- Sono necessari:
- un buon Coefficiente Assicurativo del Datore di Lavoro
- Una buona anzianità di servizio o comunque un buon TFR accantonato in azienda o presso un Fondo di Previdenza Integrativa
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
– Documeto di riconoscimento
– Tessera sanitaria
– Ultime 2 buste paghe
– Ultimo Cud